Comunicato Stampa 2010


L’idea è nata ormai tempo fa ma, come sempre, le idee sono un po’ astratte e la realizzazione di esse ha necessitato tempo, impegno, lavoro e studio per poterla concretizzare e renderla comprensibile. Le vicissitudini della vita e gli impegni quotidiani non hanno aiutato a velocizzare il processo, ma finalmente tra il 2007 ed 2008 abbiamo creato il logo e lo statuto, in modo da darci delle linee guida sulle quali poter crescere e dare struttura professionale. 

Abbiamo frequentato diversi corsi di garden aumentando la nostra esperienza diretta su spazi che ci danno soddisfazione e dove  possiamo esprimere al meglio le nostre qualità creative.


Il significato di Gebo è di dare e ricevere equilibrio. Essa porta al progresso e alla evoluzione e ci ricorda che l’unione è un Dono, il dono della libertà di pensiero, dello scambio, del dare e ricevere, mantenendo l’equilibrio. Gebo ribadisce la nostra unicità, il nostro unico e irripetibile contatto con l’Universo. Spendiamo e riceviamo il tempo, scambio di sabbie da clessidre preziosissime, che sono le nostre vite, porta la conoscenza dei nostri confini e delle nostre potenzialità, quei confini che è necessario rispettare per mantenere le forze in equilibrio. Ing dona energia, integrazione, protezione e il suo l’antico significato è la Sacra Terra, rappresenta la fertilità e possiamo quasi vedere una somiglianza con la catena del DNA, il terreno deve essere concimato prima che possa verificarsi una nuova crescita. Porta nel tempo gioia e passaggio ad una nuova esperienza nel contesto ambientale.


Geboing attraverso le arti visive, la promozione e l’architettura naturale, con un approccio ecologico e di sostenibilità, si pone come collegamento delle realtà già presenti sul territorio, documentando attraverso servizi fotografici e promuovendo lo sviluppo della comunicazione, partecipando in modo sociale e collaborando con le varie associazioni del quartiere Zona 9 di Milano.

Sul campo pratico, attraverso la ricerca, integra tra loro metodi di agricoltura biologica, biodinamica e bioenergetica partendo dalla semina.


Ci mettiamo a disposizione attraverso la creatività, il confronto dialettico, la realizzazione di spazi d’integrazione ed il loro potenziamento, quali aree verdi e luoghi d’incontro, ci avvaliamo di partners professionisti e volontari con consigli ed aiuto pratico perché crediamo che il percorso d’integrazione possa e può soltanto avvenire prima di tutto attraverso la riconciliazione con se stessi e con gli altri. Questa unione può compiersi attraverso la natura come canale primario. Questa riconciliazione passa attraverso il rispetto e l’integrazione con la natura senza piegare essa a noi, ma piuttosto armonizzando noi a lei come fedeli custodi e promotori. Abbiamo deciso di valorizzare e indirizzare i nostri sforzi su discorsi di sostenibilità e ci orientiamo a riunire un tessuto sociale di arti, mestieri ed antichi saperi, tutto questo attraverso la promozione di iniziative culturali, di laboratori e di raccolta di fiabe dal mondo che offrono un terreno d’incontro abbattendo barriere temporali, etniche e d’età costruendo orizzonti comuni partendo da storie diverse

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Collaboriamo attivamente con l’ Associazione “Il Giardino degli Aromi” dal Febbraio 2007, contribuendo nel progetto dell’orto libero (orto/giardino urbano comunitario) imparando e promuovendo tecniche di coltura biologica e biodinamica attraverso un’approfondita ricerca e sperimentazione delle consociazioni aiutando il ciclo di rigenerazione dello spazio come bene collettivo, creando un luogo e un laboratorio di scambio di idee e creatività a cielo aperto, sotto alberi di gelsi, tigli, ciliegi, cachi e bagolari, recuperando vecchie semenze e coltivandole direttamente,  aumentando il libero scambio per la salvaguardia della biodiversità.


Nel 2009 si affianca all’Associazione aMAZElab, nell’evento di Zona Isola Green Island  in collaborazione con Esterni per il Public Design Festival di zona Tortona, presentando il progetto ”Giardini mobili” con la raccolta di piante spontanee e consociandole alle aromatiche, al fine di sposare l’idea dell’orto come bene collettivo. Abbiamo contribuito a questo progetto con Foto stampate in formato poster ed affissi in via Pepe zona Garibaldi e attivando laboratori di semina con i bambini. Lo stesso progetto si è venuto a concludere con la presentazione dello stesso presso Triennale Milano.


Nello stesso periodo nasce il progetto “Hopi” che vede la ristrutturazione di un’ area abbandonata dietro un campo di calcio all’interno del Ex Paolo Pini. Viene così creata un’oasi per lumache. L’aria viene organizzata creando una siepe di Benches con le potature annuali, il terreno arricchito con compost prodotto da noi e si è proceduto con la seminato di una discreta quantità e qualità di insalate, di cui le nostre amiche lumache ne vanno particolarmente ghiotte. 


Green-Ecological-Biodinamic-Organic-Introduction-Naturally-Green


20161 Milano – Italy

Carmela Iannibelli
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Pier Giorgio Rapari 
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